Osservato

Titolo: Osservato Mer 10 Nov 2010, 1:34 pm

Osservato

Del: mercoledì 22/07/2009 alle 09.06
Di: meteora
In: Saggistica Filosofia
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615 h 17,32 30.09.2007 Mn

Quanta nostalgia e stanco di stare solo, con me, insieme ai miei peccati, alle illusioni, a voi che mi spiate, che sapete, ciò che ho scritto un mese fa ed anche prima, che leggerete i miei pensieri forse prima, mie virtù che state in mezzo a tutte quelle che sono le mie debolezze, cercando di tenermi a galla perché non sia schiavo di esse, non andate via. Mi chiudo in un silenzio e ripenso a tutto ciò che mi tiene ancora desto. Prime le parole che scrivo, mi escono dal cuore, non le misuro e neanche le correggo, a volte bagnate da pianto, non le asciugo. Non voglio farne un ponte e garantire che regga, cerco soltanto di appiccicarne a una un'altra perché vadano a braccetto così a due a due chissà se queste mie parole potranno capirle altri che passano per questa stessa via. Strada questa, sempre più, piena d’incertezze e smarrimenti. A volte sono come il giorno si presenta, solare con una leggera brezza e in quel dì io tutto posso fare, pensare d'essere un dio. Quando però, a volte ti senti un po’ distrutto senza nessun motivo per muovere solo un passo, guardi alla finestra e il cielo è minaccioso, nuvole e vento, poi all'improvviso pioggia. Torna l'inverno in cuore in uno schiocco di dita, e sei dentro un temporale con una maglietta estiva. Vorresti non esser solo come qualcuno da qualche altra parte che si dispera e che come me vorrebbe stare da un'altra parte pur di non restar solo, ma gli anni passano e i giorni prima di loro. Ed è quando sto lì, che par mi pianga addosso e cerco d'afferrar tutto ciò che mi tenga vivo ancora un po’, che arriva innanzi a me qualcosa in mio soccorso. A volte un semplice pensiero, ci son riusciti i pattini, la corsa, lo scrivere, un amico, il lavoro, anche Gesù non poté niente per me quaggiù. Allora i giorni passano diversi, uno con l'una e l’altro con un’altra cosa e i miei giorni non sono mai uguali. Forse è la mia Isa che più mi manca o forse è lei l'artefice della mia disfatta. Son certo che questa è una parentesi, penso di più che stia tornando il freddo, cercherò di coprirmi aspettando il bel tempo. h 18,33 30.09.2007 Mn

Una mezza paginetta d’intrattenimento, ero sempre solo e pensavo di parlare a degli amici in quegli anni. Prima prestavo loro orecchio, perché anch’essi ne avevano da raccontarmi, e poi, come con quest’articolo, raccontavo io di me. Mi dimostravo tranquillo con tutti quanti i miei amori e continuando a scrivere mi esercitavo a esternare qualcosa che la mia mente aveva macinato. Ritenevo di custodirla gelosamente se non altro per non dimenticare.

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