La lettera

La lettera

Del: venerdì 13/02/2009 alle 08.40 Di: meteora In: Saggistica Filosofia .

Carissima amica h 12,20 05.12.2007 Mn
Non so quando potrai leggere queste mie righe rivolte a te, perchè non san dove sbattere la testa. È un po' che non sto tanto bene, anzi, non avrei avuto motivo di scrivere a te se non avessi ferite da lenirmi. Eppoi a cosa servono gli amici se non puoi erudire almeno loro, su ciò che ti attraversa i pensieri nei momenti di sconforto, quando sembra che dopo la disgrazia tutto il mondo ti fa beffa. Almeno tu, mi sembra quasi di sentirti, domani potrai rimproverarmi perchè non t'ho chiamata o se tu avessi perso l'occasione per dimostrare quanto invece mi sei affezionata, ci andrai pesante e ancor di più mi volterai le spalle. Per questo io non mi pento quando poi mi tengo tutto dentro. Non voglio che un'altra anima soffra, se non è la sua che soffre prima della mia. Ma se non fossi come quella che si volta, bensì con un sorriso dolce, un gesto ed una lacrimuccia, t'avvicinerei a me e ti bisbiglierei “bell'egoista”, rimpiangendo per questa un'altra volta. Che dirti a cose fatte, leggendo nei tuoi gesti l'attesa di saper come va adesso? Ti prenderei a braccetto e tutto ti racconterei per filo e per segno. Di quando in quella strada caddi, e mi furono lì addosso tutti nemici, il buio, la lontananza da casa, il paese ostile, e il tempo che non smise prima di alcuni anni col suo freddo. Poi dirti che tipo di illusione sei tu per me adesso, perchè tu resti tale finché davvero non ti sento dentro. Altre ve n'erano e le ho perse nonostante le catene, perchè non serve tanto amore se poi non lo sai dare....e piano scema il discorso, quasi dimentico e ti lascio andare. h 13,55 05.12.2007 Mn

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