L'ozio

576 h 06,57 10.08.2007 Mn
Oggi mi va di parlare dell'ozio. Per prima cosa mi chiedo che cosa mai può darmi quest'arte, perchè di arte si tratta. Il giorno di oggi mi ricorda un fatto che all'occhio umano si ripresenta nel corso di queste notti estive, le stelle cadenti a S. Lorenzo. Nella poesia del Pascoli “dieci agosto”, le stelle le ho sempre viste in ozio, a consumare lassù il loro tempo migliore per poi venire giù a curiosare, e noi facciamo del nostro il pianto loro. L'ozio è compito di stelle, quell'arte che fai per gli altri se un poco gli vuoi bene. La noia è un'altra cosa, non puoi confonderla con l'ozio che ami e non rifuggi. In quei momenti, nell'ozio intendo, riordini le idee, riguardi il tuo passato, vedi che c'è in futuro e se trascorri con altri quei momenti le tue ricchezze puoi far vedere e perchè no, dividere il tuo tempo insieme a loro è già elargire un poco dei tuoi doni. L'ozio è sempre un po dispregiativo quando ad indicarlo come tuo grande amico è colui o colei che non traggono beneficio. Ma tempo al tempo, se questi proprio del tuo avessero bisogno, saresti tu e non altri il loro orgoglio.
h 07,53 10.08.2007 Mn

Vorrei scrivere di più, mi sembra però di rubarvi già troppo tempo, in verità ne vorrei anch'io in più per leggere di voi. ciao a tutti

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