meteora utente
Numero di messaggi : 431 Età : 72 Località : goa Umore : felice Data d'iscrizione : 12.05.09
| Titolo: La mia forza Ven 05 Nov 2010, 2:10 pm | |
| La mia forzaDel: sabato 28/02/2009 alle 11.41 Di: meteora In: Saggistica Filosofia . | |
h 21,35 10.05.2003 Mn Voler scrivere qualcosa ad ogni costo sembra impresa ardua senza un tema, non lo è per chi ha un problema, ed io ce l'ho. Perciò, fisso un punto sul muro e ci disegno ciò che voglio. Comincio col tarparle le ali perchè non si muova da lì, qualsiasi cosa essa sia. Inizia come un'ombra e prende poco alla volta le sembianze di ciò che penso in quel momento intensamente e vado in trans, sembra un mare in tempesta ed io sono lì in balia delle onde senza imbarcazione o qualsiasi natante. Come sempre mi affido alla mia resistenza e senza fare niente di straordinario temporeggio, resto a galla. Ogni tanto sparisco sotto i flutti, le onde sembra che sbattano una su l'altra. Sembra il centro, il punto di partenza e di arrivo del movimento delle onde, non potevo capitare meglio. Mi sento bagnato sino alle ossa comincio a sentire freddo. Scompaio e riappaio con successione rapida, non mi sento però per niente affaticato. Vivo quei momenti come una gara risparmiando le energie necessarie per giungere al traguardo. Penso a chi e a cosa possa giungere in mio soccorso. Prego anche, ma poi mi accorgo e smetto, non credo che lassù pensi a me proprio adesso, Colui che tutto può e a cui niente è concesso. I flutti continuano a intermittenza, ora alti e lunghi, poi bassi e corti. Li studio per regolare la respirazione. All'improvviso vedo e sento aggrappata alle mie spalle lei, Isabella. Non sembra accorgersi dell'acqua tumultuosa, chissà da dove viene. Ooh!! le dico di non fare la scema. In realtà mi sento già più tranquillo, siamo in due. Isa non mi pesa affatto, è leggerissima, segue i miei movimenti in perfetta armonia e si concede la spensieratezza, e non si preoccupa di nulla, mi bacia sempre il collo, mi libera gli occhi dai capelli e giù in apnea, non fa in tempo, uscendo con la testa dall'acqua, che urla prima ancora di prendere aria Niii. Oh!! Isa, Isabella, non sei in giostra. Lei sorridente io preoccupato anche per lei. Che ci sta a fare qui con me, dove andavo io, e lei? A quel punto gli crebbero le ali e volò via dal muro, invano lo cercai e mi ritrovai solo a rileggere queste poche righe due, tre quattro volte, cercando di immaginare com'è questa Isabella, e non saper nient'altro che è tanto dolce. h 22,55 10.05.2003 Mn
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