meteora utente
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| Titolo: Storie di asini Ven 05 Nov 2010, 3:30 pm | |
| Storie di asiniDel: giovedì 12/03/2009 alle 08.05 Di: meteora In: Saggistica Filosofia . | |
508 h 22,48 05.06.2007 Mn Altro fatto di cronaca, violenza su minori; casa famiglia “lager”. Come sempre i giornalisti arrivano a cose rotte. Adesso sarebbe il caso che qualcuno si mettesse un tappo in bocca e lasciasse che la magistratura facesse quanto deve. Non hanno ancora capito in che mondo viviamo, tanto meno ciò che il cittadino si aspetta da loro. Faccio io un po il giornalista, da voi mi sarei aspettato delle interrogazioni del tipo: quando venivano erogati i finanziamenti per il sostentamento di quei bambini, si mandavano dei controlli, questi ispettori, assistenti sociali e quant'altro, con chi parlavano? Come indagavano sull'andamento della casa? Forse il Direttore garantiva:”tutto bene”. Chi doveva esercitare un controllo se l'ha fatto così, è doppiamente responsabile per quanto successo a quelle animucce indifese. Anche nella Scuola chi risponde alla domanda:”come va la scuola”? Il Preside, il D.S.G.A. Eppoi hanno la faccia tosta di chiamare i nostri figli ignoranti. Io parlerei di voi come ladri. Carissimi governanti vorrei raccontare una piccola storiella a dimostrazione di ciò che vorrei mandarvi a dire. State a sentire. Un giorno Francesco, dovendo fare un trasporto, pensò bene di andare dal suo compare Gianni, in vicinato, e chiedergli in prestito l'asino. All'indomani vi andò subito di primo mattino. Bussò a casa del compare, questi aprì la porta e lo invitò ad entrare. Dopo i convenevoli Francesco venne al dunque: “Gianni, sono venuto per chiederti in prestito l'asino”. Gianni, con voce mendace, lo informo che l'aveva già prestato e che non l'aveva presso di se, quindi non poteva accontentarlo. Perciò Francesco, dispiaciuto, prese la strada per uscire da quella casa, aveva appena afferrata la maniglia della porta quando, all'improvviso, l'asino ragliò. Tornò presto sui suoi passi e disse a Gianni, indicando col dito la provenienza di quel dolce suono: “senti, senti”!! Gianni non poté nascondersi, ma non si perse d'animo, e come chi non vuol passar secondo all'asino, si rivolse a lui dicendo:”Francesco, non crederai più a lui che a me che sono tuo compare”? Aggiungo io, cari Ministri le indagini vanno sapute fare, anche perchè i soldi non sono vostri. h 23.37 05.06.2007 Mn . | |
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