Poetto

595 h 12,45 29.08.2007 Mn
Come qualche altra volta, anche adesso mi trovo in spiaggia al Poetto, sull'asciugamano di fronte al mare, sempre al solito posto, poco distante dal muro dell'Ottagono. Oggi ho assistito ad una lezione di vita che una ragazza impartiva, a suo modo di fare, a quanti erano vicini a lei, zii, zie, mamma e papa e quanti come me hanno potuto ascoltarla poiché da quel pulpito la voce si spostava lontana. Nessuna critica sulla personcina, una giovane come tante, troppo sicura di se, e ne aveva tante da dire che restava poco spazio per chi avrebbe voluto contraddirla. Dei flash su ciò che diceva: farebbe le coccole ad un animaletto ma non ad un bambino; non vorrebbe figli in seguito perchè ingombranti e limiterebbero la sua libertà; per libertà intendeva, poter sempre fare ciò che le passerà per la testa, a lei e al suo eventuale compagno; niente matrimonio, il novanta per cento delle sue conoscenze, amici e amiche sono separate con tanti grattacapi, figli, soldi, avvocati, giustizia. I tempi sono troppo difficili diceva, viva il proprio egoismo. La chiudo qui, ma ne ha dette così tante che pareva gli e le chiedessimo noi della spiaggia. Una cara ragazza, spigliata, sembrava anche studiosa, ma per l'amor di Dio che qualcuno, tra quelli che le vogliono bene, la fermi. Scherzo, son certo che di quanto ha detto non riuscirà a farne molte, ora le pensa, le vorrebbe mettere in pratica, ma la vita è un'altra cosa, appena troverà il suo lui che le vorrà bene qualcosa cambierà. Quanto avrei voluto dirle due parole in separata sede, senza ostentarle quanto da lei detto, solo per metterle una pulce nell'orecchio, perchè si ricordi almeno, quando quel vento le sarà di fronte. Cosa le avrei detto? “Peccato che la barca apprezzi il mare, s'invecchierà.”. h 13,11 29.08.2007 Mn

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