Lo Spazio di Meteora
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Lo Spazio di Meteora

A te rivolgo, Astro della Vita, il mio rammarico per non esserti Luna.
Muoio al pensiero di non giacere, pari e ignaro ciottolo
alla stregua di semplice meteorite scaraventato sulla Terra
.
 
IndicePortaleGalleriaCercaUltime immaginiRegistratiAccedi
Ultimi argomenti attivi
» La vita
Da un mio romanzo Icon_minitimeLun 11 Apr 2011, 4:44 pm Da Antonio Colandrea

» Aspettami
Da un mio romanzo Icon_minitimeDom 20 Mar 2011, 10:45 pm Da Cassiopea

» Davanti a un obiettivo
Da un mio romanzo Icon_minitimeDom 23 Gen 2011, 1:29 am Da meteora

» Preghiera
Da un mio romanzo Icon_minitimeDom 23 Gen 2011, 1:10 am Da meteora

» Per Monicelli
Da un mio romanzo Icon_minitimeMar 18 Gen 2011, 6:27 pm Da Cassiopea

» Ghiaccio
Da un mio romanzo Icon_minitimeVen 17 Dic 2010, 3:11 pm Da meteora

» Un incontro casuale
Da un mio romanzo Icon_minitimeVen 17 Dic 2010, 2:22 pm Da forzadieci

» LA ROSA SCARLATTA
Da un mio romanzo Icon_minitimeMer 15 Dic 2010, 12:27 pm Da meteora

» Poesia
Da un mio romanzo Icon_minitimeMer 15 Dic 2010, 11:53 am Da soffio

Licenza Creative Commons
Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Partner

 

 Da un mio romanzo

Andare in basso 
AutoreMessaggio
meteora
utente
meteora


Maschio
Numero di messaggi : 431
Età : 72
Località : goa
Umore : felice
Data d'iscrizione : 12.05.09

Da un mio romanzo Empty
MessaggioTitolo: Da un mio romanzo   Da un mio romanzo Icon_minitimeVen 05 Nov 2010, 1:05 pm

Da un mio roman...


Del: mercoledì 11/02/2009 alle 08.40
Di: meteora
In: Saggistica Filosofia
.

1 h 09,05 02.04.2006 Mn
Tornando dalla campagna sul carro portavano i frutti del loro lavoro. Quel giorno avevano raccolto le patate, un carro pieno, tanto che tre di loro seguivano il carro a piedi.
Era una bella famiglia. Si somigliavano tutti dal più grande al più piccino. Erano sette così uniti che non sembravano tutti tanto erano vicini. Ma quel giorno tre di loro non trovarono spazio e non vollero pestare le patate. h 09,15 02.04.2006 Mn
5 h 14,34 03.04.2006 Mn
Era dolcissimo Manuel, anche col cavallo, per lui era Smith ma rispondeva solo a lui con quel nome, per tutti era Fiore. A chi gli chiedeva perchè lo chiamasse Smith rispondeva che di fiore in casa bastava lui. Nelle tue mani, diceva la mamma, Fiore diventa scemo, e lui di rimando rispondeva: il tuo fiore è solo ammalato non diventa scemo. Stringendolo al petto soggiungeva: non dicevo a te ma al cavallo! Lo so, rispondeva lui, che mi vuoi ancora bene.
h 14,44 03.04.2006 Mn
7 h 22,39 07.04.2006 Mn
Lina, l'ombra della mamma, aveva la bontà di chi era sempre in torto, di chi deve almeno una cosa, di chi vorrebbe darti di più ma non sa cosa, di chi da quel poco che ha al primo che incontra. Ora in cucina, fa solo da spalla alla mamma che accudisce abbastanza da sola, si preoccupa di Manuel, gli prepara una bella bistecca nel tegame che metterà sul fuoco più tardi per servirgliela appena cotta.
S'era cambiata, dopo una doccia veloce aveva messo gli abiti di casa. Una maglia abbondante, una gonna altrettanto e che arrivava a mezza gamba, rendevano quella personcina la cenerentola della casa ma nessuno poteva non essere dolce con lei. Paffutella, un ricciolo sulla fronte, due occhi enormi, nella linea superiore un dentino accavallato, un solo orecchino, l'altro ormai perso, i capelli raccolti a cipolla fatta un po' troppo alla svelta perciò un po' smontata, con almeno una guancia bollente di rosso e due ciabatte che avevan due piedi di taglia quaranta per un'altezza di uno e sessanta. Quel figurino, sgraziato se vuoi, dava tanta armonia a quella casa.
Monica parlava tanto con cenerentola e i gesti suoi rivolti a lei erano in armonia col loro rapporto. Le si piazzava dietro e le aggiustava la crocchia, pinzava le spalle tirando un po' su la sua maglia dicendole "un po' stretta" e qualche volta la mollava, slegandole il grembiule per tornare veloce a riaccomodarglielo, mentre lei le mostrava il mestolo. Ogni tanto le bisbigliava all'orecchio "fa' presto c'è la carrozza"! Alto saliva un "grazie Scema". h 23,28 07.04.2006 Mn
10 h 22,43 09.04.2006 Mn
La mamma, se dicessi di lei due cose l'una cozzerebbe con l'altra; perciò una cosa alla volta. Era un grosso armadio con tante ante e ante ancora, custodiva i segreti di tutti e di tutti seppelliva i peccati. Mai si rissentì un rumore chiuso nel suo interno. Mai dal suo interno servì niente. Eppure era un mobile tanto caro, col suo specchio, posto dove a tutti andava bene e nessuno vantava dei diritti più degli altri. Alta uno e sessanta ma sembrava molto di più, cinquantadue anni ma erano molti di più, da ciò che faceva sembrava avesse più mani. Per me non superò mai i dodici anni per quanto i capelli fossero già bianchi - h 22,58 22.04.2006 Mn


.
Torna in alto Andare in basso
https://lospaziodimeteora.forumattivo.com
 
Da un mio romanzo
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Prima di un romanzo

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Lo Spazio di Meteora :: SAGGISTICA FILOSOFIA OPINIONI COMMENTI :: Saggistica Filosofia Opinioni Commenti-
Vai verso: